Dott. Salvatore Capobianco - Oculista Elettrofisiologia

16-03-08

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Elettrofisiologia

 

Gli esami elettrofunzionali nella pratica oculistica

La valutazione della funzionalità dell’apparato visivo rappresenta un aspetto estremamente importante nella pratica dell’oculistica pediatrica. La preoccupazione dei genitori è quella di domandarsi se il loro bambino possa vedere normalmente o se sia addirittura in grado di vedere.

Da una valutazione precoce della capacità visiva, seguita da un adeguato approccio terapeutico, possono dipendere soddisfacenti risultati funzionali a distanza.

Tra i metodi per la valutazione della funzione visiva nella prima infanzia e nell’età immediatamente successiva certamente quelli oggettivi, che richiedono in altre parole scarsa o nulla collaborazione da parte del paziente, sono ritenuti i più indicati.

Tra questi il P.E.V. e l’E.R.G. rappresentano le indagini più adatte per una diagnosi precisa e precoce in molte patologie oculari e non.


I P.E.V. rappresentano un'attività elettrica che compare nell'E.E.G. alle variazioni di uno stimolo visivo, e per cui altro non sono che un aspetto particolare di quest'esame. Gli occhi del soggetto ricevono in maniera ripetitiva stimoli luminosi e le risposte evocate vengono registrate, da elettrodi posti sul cuoio capelluto, a livello dell'area occipitale. Gli elettrodi sono collegati mediante preamplificatori ad un calcolatore che elabora la media dei segnali elettrici. La stimolazione può essere eseguita usando lampi luminosi di luce diffusa o presentando uno stimolo luminoso puntiforme, anulare o a striscia, o, ancora, un'immagine a scacchiera luminosa bianca e nera (pattern). Gli stimoli sono presentati ripetitivamente a caso o ad intervalli regolari molto ravvicinati. Nei neonati e nei bambini molto piccoli viene di solito usato lo stimolo flash, che permette di raccogliere risultati attendibili, anche se generici, anche in mancanza di fissazione. Il P.E.V. flash può essere, infatti, effettuato anche con il paziente ad occhi chiusi o in addirittura in narcosi (aumentando l’intensità dello stimolo luminoso).

Ciascun occhio viene esaminato separatamente, quindi l'esame viene ripetuto in visione binoculare.

La principale applicazione clinica dei P.E.V. è  costituita dall'identificazione delle malattie del nervo ottico e dalla localizzazione delle alterazioni delle vie ottiche, in pazienti che non collaborano, inoltre il loro utilizzo è indispensabile per seguire lo sviluppo delle vie ottiche nei prematuri e nei pazienti cerebropatici (ritardo mentale, idrocefalia).


Con l'E.R.G. si registra il potenziale d'azione della retina prodotto dalla sua stimolazione luminosa.

Vengono posti elettrodi a contatto sulle due cornee (previa instillazione di un anestetico locale) e sui lobi delle orecchie , viene inoltre posto un elettrodo sulla fronte. Nei neonati o nei pazienti molto piccoli l’esame deve essere eseguito in narcosi, in quanto non è possibile applicare gli elettrodi corneali senza un minimo di collaborazione del paziente.

Le misurazioni delle varie componenti dell'E.R.G. danno informazioni circa le funzioni dei coni e dei bastoncelli, in particolare l'esame è utilissimo per una diagnosi precoce delle degenerazioni tapeto-retiniche, dell'acromatopsia, delle emeralopie, delle intossicazioni retiniche medicamentose o tossiche, della siderosi e della calcosi oculare.

L’esempio più tipico delle degenerazioni tapeto-retiniche è la retinite pigmentosa; esistono però altre forme eredodegenerative ben caratterizzate quali il fundus flavimaculato, la distrofia dei coni, l'amaurosi di Leber.


L’E.O.G. (elettroculogramma), esame che misura il potenziale di riposo che esiste costantemente tra la cornea e la retina, è l’esame elettrofunzionale che permette, anche in caso di negatività dell’E.R.G., una diagnosi precoce di tutte le degenerazioni tapeto-retiniche, infatti, in tale patologia l'E.O.G. è sempre alterato, anche in assenza di altri segni clinici ed anche quando l’E.R.G. è normale.

Per la complessità d'esecuzione e per la lunghezza dell’esame, in età pediatrica l’E.O.G. difficilmente può essere eseguito.


Per ulteriori informazioni, contattare:
skcapo@tin.it

Ultimo aggiornamento: 19-03-04

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