07-07-15 |
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Lambliopia altro non è che una diminuzione mono o bilaterale dellacutezza visiva causata da una abnorme interazione binoculare e/o da una privazione (o deprivazione) della visione delle forme, nella quale lesame fisico dellocchio non rileva una causa organica e che, in casi appropriati, può essere reversibile con provvedimenti terapeutici. Lambliopia si verifica circa nel 4-5% dei bambini e si attua nei primi anni di vita, durante il periodo plastico del sistema visivo. In esperimenti su animali si è visto che si instaura unatrofia delle cellule del corpo genicolato laterale connesse con locchio ambliope e una riduzione progressiva del numero di cellule corticali attivabili attraverso locchio ambliope stesso. Lambliopia che veniva classificata come "funzionale" in opposizione a quella "organica" (da lesioni maculari, del nervo ottico, ecc.) presenta dunque anchessa dei danni organici, anche se non evidenziabili allesame clinico. Lambliopia strabica è monolaterale ed è a carico dellocchio deviato se lo strabismo non è alternante. Interessa circa il 50% dei soggetti strabici. E causata dallinibizione determinata dalla soppressione dellimmagine dellocchio e dalla corrispondenza retinica anomala. Lambliopia anisometropica è più grave e frequente nelle anisometropie ipermetropiche che in quelle miopiche. Si presenta quando lo stato refrattivo dei due occhi e diverso (almeno una diottria di differenza). Lambliopia anisometropica può essere assai spesso causa di strabismo, poiché limmagine dellocchio più ametrope viene soppressa corticalmente e si perde cosi la visione binoculare. Lambliopia da deprivazione si ha quando la stimolazione retinica è assente o carente per ptosi (in genere solo monolaterale) o opacità dei mezzi diottrici (tipicamente la cataratta congenita) o ancora per vizi di refrazione elevati non corretti con lenti. Lambliopia da deprivazione può essere quindi mono o bilaterale. Nelle forme monolaterali di ambliopia da deprivazione se la fusione sensoriale e motoria vengono a mancare si instaura uno strabismo più o meno evidente. In quelle bilaterali, se il visus e inferiore ai 2/10 e la patologia si è instaurata entro il secondo anno di vita, si ha la mancanza dello sviluppo del riflesso di fissazione e si manifesta un nistagmo sensoriale (spesso pendolare). Lambliope clinicamente ha come sintomo principale la riduzione dellacutezza visiva, che può andare da 7-8/10 fino alla sola percezione del movimento della mano. In pratica si considera ambliopia una riduzione del visus di almeno 2/10 rispetto al visus dellocchio migliore. Il visus dellocchio ambliopico e migliore se misurato con simboli isolati che con simboli in serie (fenomeno dellaffollamento). Ciò si verifica soprattutto nellambliopia strabica. Una discrepanza tra visus e simboli uniti e separati è indice di ambliopia. Se tale discrepanza e notevole, la prognosi dellambliopia non è buona. Generalmente non vi sono differenze importanti tra visus da lontano e vicino nellambliopia, salvo che nel nistagmo ove il visus è migliore per vicino, per la riduzione del nistagmo dovuta agli impulsi di convergenza. La fissazione è instabile in tutti gli occhi ambliopici. La fissazione può essere eccentrica (ma solo se è associato uno strabismo) e in tal caso è parafoveale, paramaculare, periferica o si può anche avere una fissazione errante. Per determinare la fissazione si usa il visuscopio di Cuppers: trattasi di un oftalmoscopio che proietta una piccola stella sulla retina come oggetto di fissazione, vista sia dallosservatore che dal paziente; la sua posizione sulla retina indica quale area dellocchio strabico il paziente usa per la fissazione. La patogenesi della fissazione eccentrica non è ancora certa. E' noto peraltro che la prevenzione, la diagnosi e terapia precoce dellambliopia hanno ridotto drasticamente i casi di fissazione eccentrica, per lo meno nelletà in cui questa può essere definita (almeno 2-3 anni di vita). E infine da ricordare che una visione binoculare, anche con presenza di stereopsi e possibile in presenza di una modesta ambliopia (non più di 3-4 decimi di differenza tra i due occhi o con un visus uguale o maggiore a 3-4 decimi nellocchio peggiore). Il Dottore Salvatore Capobianco, Specialista Oculista per bambini e neonati, lavora presso l'Ospedale pediatrico Santobono di Napoli, in stretta collaborazione con i neonatologi ed i pediatri della Regione Campania Si occupa della cura dell' occhio bambino e del neonato. Tra le patologie oculistiche più frequenti nel bambino ricordiamo lo strabismo, la dacriocistite (canaletto otturato), il calazio, i difetti di refrazione (miopia, ipermetropia, astigmatismo) che spesso provocano mal di testa, l'ambliopia (occhio pigro).
Per contatti: dr. Salvatore Capobianco
Fax: 081 214 35 02
Ultimo aggiornamento: 07-07-15 |
Ultimo aggiornamento: 07-07-15