Dr. Salvatore Capobianco

Direttore della Struttura Dipartimentale

Centro di Riferimento Regionale

per la Retinopatia del Prematuro

presso l'Ospedale Pediatrico Santobono di Napoli

 

 

                           

LO STRABISMO

Lo strabismo è una deviazione di uno o entrambi gli occhi rispetto al punto di fissazione (gli assi visivi non sono, quindi, diretti verso lo stesso punto dello spazio) e viene distinto a seconda della direzione di tale deviazione in:

Lo strabismo, inoltre, può essere congenito, ad insorgenza precoce o tardiva, costante o intermittente (la deviazione è presente solo in alcuni momenti della giornata), monolaterale (interessa sempre e solo un occhio) o alternante (interessa i due occhi alternativamente).

Lo strabismo può essere legato a difetti visivi o a patologie oculari piuttosto serie.

Tra i principali fattori si ricordano:
- l'ereditarietà
- le anomalie oculari (cataratta, ptosi, ecc.)
- i difetti rifrattivi
(l’ipermetropia ad esempio determina frequentemente strabismo convergente).
- la paresi di uno dei muscoli oculari

Nel bambino il cervello tende ad escludere le informazioni provenienti dall’occhio strabico, perché creano confusione, l’occhio deviato non viene utilizzato e quindi non sviluppa o perde l’acuità visiva, fino a generare un'ambliopia (occhio pigro) che col tempo può diventare irreversibile. L’ambliopia può insorgere anche in presenza di microstrabismo, cioè quando l’angolo di deviazione è molto piccolo. La prevenzione dell’ambliopia è sicuramente il motivo più valido per un trattamento tempestivo del bambino strabico. Nell'adulto invece, l'insorgenza di uno strabismo provoca una visione doppia (diplopia) in quanto il cervello, abituato ad utilizzare le immagini provenienti da entrambi gli occhi, non è in grado di eliminare l'immagine dell'occhio deviato.

L’ambliopia si può verificare anche in presenza di vizi refrattivi molto elevati oppure fortemente diversi tra i due occhi (anisometropia) e infine in presenza di ostacoli sull’asse visivo, (cataratta congenita, ptosi palpebrale, ecc.) che impediscono allo stimolo luminoso di arrivare sulla retina.

La plica cutanea che nei bambini piccoli talora copre l’angolo interno dell’occhio (epicanto) può far sì che il piccolo sembri strabico, ma in effetti si tratta di uno pseudostrabismo legato alla conformazione del viso del bambino.

Spesso lo strabismo convergente può essere congenito (esotropia essenziale infantile) e l’entità della deviazione può essere elevata.

                      

Nel caso in cui la deviazione sia legata ad un difetto refrattivo (ipermetropia) e scompaia o si riduca con la lente correttiva, si parla di esotropia accomodativa o parzialmente accomodativa.

 

Il trattamento dello strabismo è finalizzato, per prima cosa, al recupero visivo e funzionale di entrambi gli occhi. Solo quando si sarà ottenuto un buon visus e/o l'alternanza di visione dei due occhi, si potrà passare alla fase successiva, cioè all'eventuale riallineamento chirurgico dei bulbi oculari.

La terapia dello strabismo si basa quindi:

I primi due trattamenti devono essere instaurati quanto più precocemente possibile; per la chirurgia è invece indispensabile attendere che si sia raggiunta una buona alternanza tra i due occhi: l'utilizzo indifferente di uno o dell'altro occhio rappresenta l'obiettivo da raggiungere prima dell'intervento, poiché è segno di un equo uso dei due occhi. Dal punto di vista estetico il piccolo sembrerà peggiorato, poiché storce entrambi gli occhi, ma solo allora sarà pronto per l'eventuale intervento chirurgico.

Lo screening oculistico in età pediatrica assume, quindi, una notevole importanza permettendo di evidenziare patologie altrimenti misconosciute, in rapporto all'età dei piccoli pazienti.
Un intervento terapeutico precoce, nella cura di molte affezioni oculari, permette di evitare che l'eventuale patologia in atto possa provocare danni irreversibili sulla funzionalità visiva del piccolo. Proprio nei primissimi anni di vita si sviluppa, infatti, la funzione visiva ed è in questo periodo che vanno evidenziate e, per quanto possibile, curate le cause che possano turbare tale sviluppo.
 


Il Dottore Salvatore Capobianco, Specialista Oculista per bambini e neonati, lavora presso l'Ospedale pediatrico Santobono di Napoli, in stretta collaborazione con i neonatologi ed i pediatri della Regione Campania

Si occupa  della cura dell' occhio bambino e del neonato.

Tra le patologie oculistiche più frequenti nel bambino ricordiamo lo strabismo, la dacriocistite (canaletto otturato), il calazio, i difetti di refrazione (miopia, ipermetropia, astigmatismo) che spesso provocano mal di testa, l'ambliopia (occhio pigro).

 

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